
di Tano Pirrone
Visto ieri pomeriggio al salvifico Savoy FolleMente di Paolo Genovese. Era stato segnalato
positivamente da amico fidato e l’opinione confermata dalla réclame goduta sempre al
Savoy (cinema di famiglia, ormai, dopo l’aumento dei biglietti all’equidistante Mignon). Ieri,
quindi, da buoni pensionati, umiliati dalle serietivù offerte dal manicomiale mercato
televisivo, siamo andati allo spettacolo delle 16. Ci siamo divertiti moltissimo ed abbiamo
apprezzato l’elegante contrappunto fra dialoghi e narrazione. La quale ricalcata
sull’esperimento riuscitissimo de Il nome del figlio di Francesca Archibugi (2015), e del
francese Cena fra amici (Le Prénom) di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte
(2012), entrambi basati sulla pièce teatrale Le Prénom degli stessi autori.

Cazzutissimo, intelligente, contemporaneo, garbato, solidale… questo e molto altro è il nuovo film di
Genovese, che spero abbia molto successo per almeno tre motivi: uno, perché il film trova
una bella equidistanza fra maschi e femmine, soprattutto se maturi, latini, e fermamente
amanti della vita; due perché Genovese non se la meritava la tegola che gli è arrivata ed
avere un figlio giovane in galera non è una cosa facile ed il rimorso per due giovani vite
può tranciare parecchie vite; tre perché la sceneggiatura è colta, curata, mirata fatta su
misura del potenziale artistico dei dieci protagonisti, tutti bravissimi, nessuno escluso. Il
cinema italiano può ancora far ridere, e, ridendo, dire la sua sui costumi, su cui, mi sia
consentito, sarebbe forse meglio tacere. Ma lo facciano coloro che da sempre hanno la
delega per farlo: i teatranti. Mandiamo la gente a vederlo. Fa bene alla salute e al pensiero
che abbiamo sempre necessità di essere ottimisti e di provarci sempre.
Nell’occasione si posso rivedere i due film citati più l’anime Inside-Out del 2015, imperdibile bellissimo e originale film di animazione della Pixar, diretto da Pete Docter e Ronnie del Carmen (quest’ultimo in veste di co-regista). Se non li trovate procuratevi uno dei miei recapiti e scrivetemi: cercherò di aiutarvi. Buona vita.
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