À Pied d’Œuvre (At Work) di Valérie Donzelli: Venezia 82

“Ci sono 11 milioni di poveri in Francia, però tu non pensi siano veri poveri”.

di Giulia Pugliese

À Pied d’Œuvre è la vera sorpresa del concorso (insieme al film di Ildikó Enyedi, Silent Friend). Infatti, non si sapeva bene cosa aspettarsi, perché la sua regista è molto altalenante: ha girato un film incredibile come Dichiarazione di guerra, per poi dare vita a una serie di progetti mediocri.
À Pied d’Œuvre, che è un termine che significa “pronto a lavorare duramente”, è un’opera diversa: moderna senza essere contemporanea, semplice senza essere superficiale, politica senza essere militante, soprattutto immediata e con una certa urgenza.
La regia crea un linguaggio cinematografico corretto, elegante e personale, senza però risultare edulcorato o troppo pulito, raccontando la storia di una scelta personale senza pietismi e commiserazione, portando novità e freschezza, offrendo uno sguardo diverso e inedito sul mondo del lavoro, uno spaccato quasi mai trattato ma presente in tutta Europa, di cui è giusto parlare.
Il film è un viaggio vorticoso con una messa in scena asciutta. L’opera, che ha come protagonista uno scrittore, ne indaga il processo creativo entrando nella testa del personaggio Paul, questo è un ulteriore elemento di varietà e novità.

La storia vuole scardinare tutti gli stereotipi sulla vita professionale e sul successo nella società contemporanea e capitalista: l’idea per cui il talento porta automaticamente ricchezza, o che ci si realizzi solo attraverso il guadagno. È anche un duro attacco al mondo dell’editoria, sempre alla ricerca di nuovi talenti, argomenti e freschezza, ma incapace di dare un vero supporto e garantire un futuro ai suoi autori. Paul, quarantenne dai molti talenti, sceglie una vita diversa, anche se riceve contestazioni, biasimo e giudizi da qualunque parte: famiglia d’origine, ex moglie, amici e sconosciuti.
L’opera tratta lodevolmente anche la vulnerabilità di un uomo adulto, argomento che spesso non viene mostrato al cinema per la difficoltà degli uomini ad aprirsi. Per la società contemporanea, parlare di difficoltà al maschile è utile anche ad abbattere gli stereotipi di genere.

À Pied d’Œuvre offre uno sguardo inedito sul mondo del lavoro: non più solo contratti precari, ma qualcosa che va oltre e che permette di riflettere su tutta la società:  la ragazza che ha comprato il mobile Ikea di cui non ha bisogno, la donna che chiama il giardiniere senza avere gli attrezzi per farlo lavorare, l’ex collega di Paul che lo giudica, tutto è un vaso comunicante che si autoalimenta e fa sì che ci sia sempre più sfruttamento, a causa della scarsa capacità di mettersi nei panni degli altri. Il film, infatti, è un grande inno all’empatia verso il prossimo e all’apertura mentale. Si concentra molto sulle scelte personali e sul liberarsi dai preconcetti. La scelta di Paul è totalizzante, nel bene e nel male, e lui la vive in maniera positiva, anche se lo porterà a trovarsi in situazioni difficili. Ottima la performance di Bastien Bouillon, in un film che riesce a unire un caso di studio a una storia personale, con un protagonista per cui non si può non tifare, anche se a volte la trama prende vie assurde e troppo accentuate.

Arte e capitalismo sfrenato si intrecciano in un viaggio che porta il protagonista ad andare sempre più a fondo, per poi proprio da lì riemergere. A tratti poetico e a tratti duro, À Pied d’Œuvre è un film esperienziale che riflette sulla deriva della società moderna con tono speranzoso, dimostrando che liberandosi dal giudizio degli altri si può trovare il proprio spazio nel mondo.

Ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura, e speriamo che questo favorisca una distribuzione anche in Italia.

Informazioni su Giulia Pugliese 55 Articoli
Giulia Pugliese Scrittrice Educazione 2011 - Master in EUC Group & CEERNT European Project 2006/2010 - Laurea triennale in Cooperazione allo sviluppo Esperienze lavorative 2024 - Scrittrice di critica cinematografica per il blog online Odeon 2023 - Scrittrice di critica cinematografica per il blog online I-Films 2022/2023 - Scrittrice di critica cinematografica per il blog online Long Take Premiazioni Vincitrice del concorso di scrittura per la critica cinematografica over 30 indetto da Long Take Film Festival quinta edizione - 2023

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