La mostra del cinema di Venezia apre a Cannes

a cura di Letizia Piredda

La 77 edizione della Mostra del cinema di Venezia si farà, nonostante l’emergenza  Coronavirus. O meglio, le intenzioni, al momento, sono di non fermarsi. Venezia 77 sarà un mix di red carpet, mascherine, ingressi calmierati, visioni e  videoconferenze on line. Tanti film italiani, ma anche europei e non solo. Si rimanda però ogni decisione più stringente a fine maggio.

Cosa dice il presidente della Biennale di Venezia

Roberto Cicutto, presidente della Biennale di Venezia erede di Paolo Baratta, ha detto che le date sono confermate: la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si farà, dal 2 al 12 settembre.
Ora fervono i preparativi per immaginare un festival sicuramente diverso, che imporrà tantissimi cambiamenti e limitazioni, ma che vuole mantenere la centralità del suo essere un evento dal vivo, pur con il supporto delle tecnologie per andare incontro agli ospiti internazionali. “ Ci siamo dati una deadline a fine maggio, vogliamo a tutti i costi essere pronti. “ ha detto Cicutto all’ANSA, precisando:”Stiamo facendo simulazioni per la giornata-tipo. I supporti on-line saranno importanti per la stampa internazionale, ma metteremo tutto in una proposta che verificheremo con i produttori. Dovremo attendere di sapere le condizioni da rispettare, non abbiamo la palla di vetro”.
La Mostra del cinema di Venezia si porrebbe così come una sorta di apripista e modello su come organizzare i grandi eventi internazionali in sicurezza per contenere il contagio da Covid-19
Cicutto si aspetta che le autorità concedano a Venezia uno status speciale in termini di disposizioni. “Credo che il festival debba godere di una “extraterritorialità”, un segnale che poi possa estendersi alle altre sale. Altre iniziative credo possano trovare luogo con un contingentamento delle presenze in sala, e Venezia potrà essere un grande laboratorio.  Un conto è gestire sei-sette luoghi circoscritti, un conto sono migliaia di sale sul territorio nazionale”.

Cosa dice il Direttore della Mostra del Cinema

Alberto Barbera, pluri-confermato direttore artistico della Mostra del cinema di Venezia, si dice ottimista e già immagina la #77 edizione della Mostra che sarà: “Sarà per forza sperimentale. Ci sarà sicuramente l’uso di mascherine e il distanziamento sociale. Si dovrà poi, per forza di cose, ridurre il numero di accessi in sala degli spettatori e probabilmente anche il numero degli accreditati” ha detto all’ANSA.
Barbera non esclude una possibilità di collaborazione con il Festival di Cannes, che avrebbe dovuto svolgersi dal 12 al 23 maggio, ma è stato rinviato a data e modalità da destinarsi. “Con Thierry Fremeaux, il direttore del festival francese, il discorso è ancora aperto, e c’è la concreta volontà di entrambi di fare qualcosa, siamo insomma disponibili a tutte le soluzioni”.

Fremeaux e Barbera


Thierry Fremeaux risponde con entusiasmo: “Idea bellissima: in una situazione eccezionale, una risposta eccezionale”. E tra i film selezionati a Cannes accenna al film di Nanni Moretti che commenta così:

Ho visto il film di Nanni Moretti molto presto quest’anno. Mi è piaciuto molto e l’ho subito invitato a Cannes. Nanni è un regista e un autore straordinario. È imprevedibile, il che è una grande qualità. Senza mostrarlo, ma il suo film dice cose importanti sulla nostra vita, come prima, in modo diverso. Inoltre, è un grande omaggio al cinema italiano contemporaneo attraverso i suoi attori, tutti magnifici: Margherita Buy sostiene il film in modo formidabile, come Alba Rohrwacher e Riccardo Scamarcio.

Tre piani di Nanni Moretti,2020

Tornando al Lido Veneziano, l’edizione che verrà vedrà sicuramente una maggiore presenza di film italiani. “I film italiani saranno avvantaggiati perché i talent potranno con più facilità essere presenti, – afferma Barbera – ma io non sono così pessimista e spero che ci saranno perlomeno anche molti europei presenti”.
La pandemia limiterà il coinvolgimento delle produzioni estere. E porterà a ricorrere al digitale e a presenze a distanza. “E’ evidente che molti film, soprattutto stranieri, non verranno accompagnati dai talent che non se la sentiranno o saranno impossibilitati a venire – osserva  Barbera -. In questo caso si potranno prevedere conferenze stampa on line. Un problema che riguarderà le proiezioni che, per i giornalisti non presenti, potranno essere seguite su piattaforme sicure. E questo varrà anche per una parte degli spettatori. Il vantaggio di essere presenti al Lido ci sarà comunque”.
Non mancheranno il red carpet, star sul posto, interviste con singoli attori e registi, incontri ristretti. E, soprattutto, la voglia grande che il cinema si risollevi, che riprenda il suo posto, che fabbrichi sogni e porti via, almeno per un po’, la paura grande di questi giorni tristi.

Informazioni su Letizia Piredda 179 Articoli
Letizia Piredda ha studiato e vive a Roma, dove si è laureata in Filosofia. Da diversi anni frequenta corsi monografici di analisi di film e corsi di critica cinematografica. In parallelo ha iniziato a scrivere di cinema su Blog amatoriali.
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