Caro Hitch ti scrivo

di Patrizia Montani

Alfred, ormai ci conosciamo da tanti anni, credevo di sapere tutto di te, invece hai ancora la capacità di sorprendermi. Nel tuo film più discusso e misterioso Gli uccelli del 1963 ho trovato una scena che mi ha spiazzato. Come sai sono una comune mortale, non una critica cinematografica di professione quindi vorrei che tu personalmente me la spiegassi.
Quando Melanie si dirige in macchina verso Bodega Bay alla ricerca del suo bel… ha accanto a sé i due pappagallini inseparabili. Tu li riprendi di schiena ( si fa per dire) e loro si inclinano alle curve come motociclisti.

Ora, dando per scontato che nei tuoi film niente è lì per caso, ti chiedo, che cosa hai voluto significare? In attesa della risposta mi sono data quattro possibili spiegazioni:
-hai voluto fare una carezza allo spettatore? (Io, confesso, mi sono sentita intenerita)
-hai voluto strizzare l’occhio e dire guardate sto scherzando, non vi preoccupate troppo di quello che vedrete?
-oppure perfidamente hai pensato li faccio rilassare con la scenetta romantica e dopo picchio ancora più duro.?
-hai messo quella scena perché,  essendo un genio hai pensato stai a vedere che quelli dopo sessant’anni staranno ancora lì a chiedersi perché.
Per sempre tua,
Patrizia

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Letizia Piredda

Ciao Patrizia, davvero acuto e divertente questo tuo articoletto! L’immagine dei pappagallini che seguono le curve buttandosi ora a destra ora a sinistra è davvero impagabile. Tra le ipotesi da te avanzate, propendo per quella ironica: se ben ricordo, infatti, nella famosa intervista di Truffaut ad Hitch, si parla di un registro ironico e di un intreccio serio o qualcosa di simile. Aspettiamo con ansia la prossima istantanea!
Letizia