Quest’anno il Göteborg Film Festival ha concesso a un sorteggiato cinefilo l’opportunità di trascorrere una settimana a visionare le pellicole in gara, da solo, sull’isolotto svedese di Hamneskär: il non plus ultra del distanziamento sociale per gli appassionati di cinema. Un’infermiera svedese è stata selezionata la fortunata “prescelta” tra 12 mila candidati.
Il Göteborg Film Festival, il più importante festival di cinema della Scandinavia, si è convertito allo streaming e quest’anno ha caricato online l’intera offerta lanciando un’iniziativa chiamata The Isolated Cinema. Lisa Enroth, un’infermiera svedese, ha vissuto quest’esperienza più unica che rara sulla remota isola di Hamneskär. “Per me è un sogno”, ha dichiarato Enroth all’inizio del video diario che ha registrato per raccontare le sue giornate in isolamento. “Sono stata selezionata per passare una settimana in questo posto meraviglioso, passando il tempo a guardare film e a godermi la natura, la pace e la solitudine”, scherzando ha poi aggiunto: “Vedremo cosa dirò sabato però, tra sette giorni… È tutto molto strano”.
Sulla minuscola isola a largo di Marstrand, quindi della costa occidentale della Svezia, sorge il famoso faro rosso di Pater Noster. La storia del nome deriva dalla pericolosità delle acque intorno all’isola: quando le navi giungevano in prossimità delle sue temute scogliere, infatti, i marinai si mettevano a recitare il Padre Nostro, in latino. Il faro fu costruito nel 1868 e gli fu dato il nome di Pater Noster per ricordare le preghiere dei marinai. A settembre è stato aperto un nuovo hotel al posto della vecchia casa del guardiano del faro, opera di un progetto realizzato dall’agenzia di design Stylt, fondata da Erik Nissen Johansen. È qui che ha soggiornato Enroth, la naufraga abbandonata alla visione di 60 film in solitaria, per una settimana, sebbene fosse logicamente prevista la presenza di una persona sull’isola addetta alla sicurezza.
Enroth ha avuto accesso all’intero programma della kermesse telematica del Göteborg Film Festival 2021. Oltre all’alloggio, il festival ha provveduto a fornirle i vivere necessari per un soggiorno di sette giorni e il trasporto in barca per andata e ritorno. L’esperienza è stata condivisa e raccontata attraverso un video diario. In uno dei filmati condivisi, Enroth ha annunciato di aver raggiunto un “traguardo enorme” durante l’isolamento: “Ho iniziato a parlare con il forno, più precisamente con i fornelli”, ha dichiarato. “Ho tenuto con i fornelli una lunga conversazione e un discorso di incoraggiamento… Adesso parlo da sola.”