Le barriere in Europa

SAYPE ISTANBUL BEYOND WALLS

la Redazione

Il modello Orban dei muri anti-migranti tiene banco in Europa. L’Unione, attraversata da timori di flussi fuori controllo e dalla minaccia di ingressi di terroristi dall’Afghanistan, mentre i numeri degli sbarchi hanno già ripreso a salire oltre i livelli pre-pandemia, preme per blindarsi alzando recinzioni. Una dozzina di Stati membri (Austria, Cipro, Danimarca, Grecia, Lituania, Polonia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia e Repubblica Slovacca) ha scritto a Bruxelles domandando di finanziare “in via prioritaria” ed in “modo adeguato” le barriere fisiche ai confini, definite “un’efficace misura di protezione nell’interesse dell’intera Ue” e del funzionamento dell’area Schengen. Gli ultimi a mettersi all’opera in ordine temporale, a causa degli afflussi dalla Bielorussia, sono stati Lituania e Polonia, ma vari Paesi Ue già possono vantare barriere di filo spinato, dai tempi della grande crisi migratoria del 2015-2016.    Una richiesta di esborso rispedita al mittente dalla Commissaria agli Affari interni Ylva Johansson, che dal Consiglio Ue a Lussemburgo, pur accettando l’idea della fortezza Europa (“ogni Paese ha diritto a difendere le proprie frontiere come crede, pur nel rispetto dell’acquis europeo”), ha respinto ogni ipotesi di stanziamenti comunitari.

QUESTA E’ LA NOSTRA RISPOSTA


Saype [1] è l’autore del progetto Beyond walls che sta facendo il giro del mondo; l’obiettivo è la creazione di una catena umana simbolica nel mondo. L’opera rappresenta mani che si stringono fino a formare un fil rouge ideale per unire tutti all’insegna del dialogo e della tolleranza.

[1] Saype (da Say Peace) è lo pseudonimo scelto da Guillaume Legros, diventato negli ultimi anni uno dei più rinomati artisti di land art. L’opera di arte contemporanea di Saype lancia anche un messaggio di sostenibilità. I materiali con cui è stata realizzata, infatti, sono pigmenti biodegradabili a base di carbone, gesso, acqua e proteine del latte.La rivista Forbes lo ha elencato l’anno scorso nella lista delle 30 personalità più influenti di età inferiore ai trenta anni nel campo dell’arte e della cultura a livello europeo.

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