Libro e film: l’eterna questione!

di Letizia Piredda

Ne Il cinema secondo Hitchcock, dove viene riportata la lunghissima intervista di Truffaut a Hitchcock, a un certo punto si parla del rapporto libro-film. Siamo nel periodo Selznick, cioè il periodo americano, e Hitchcock sta iniziando a lavorare a Rebecca. Selznick ha appena fatto Via col vento e, secondo la sua teoria, la gente diventa furiosa se si modifica il romanzo; questo valeva anche per Rebecca.
Truffaut chiede: “l’adattamento è molto fedele al romanzo?”. Hitchcock risponde affermativamente e aggiunge: ” Lei conosce sicuramente la storia delle due capre che stanno mangiando le bobine di un film tratto da un best seller. A un certo punto una capra dice all’altra: Personalmente preferisco il libro!”
Come sempre Hitchcock rifugge dalle “regole” siano esse quelle del codice Hyies, che aggira tranquillamente nei suoi film, sia quelle che regolavano il rapporto libro-film.
Il libro è fatto di parole, il film è fatto di immagini e non ha senso affermare che un film deve rispettare fedelmente un libro. E se ci pensiamo bene i termini che vengono usati in questo ambito rivelano in modo diverso delle limitazioni assurde in genere nei confronti del film:

François Truffaut intervista Alfred Hitchcock

1)adattamento: questa è una formula tutta a favore del libro, dove il film si deve adattare a regole, registri
etc che non sono i propri.
2)riduzione: qui il film opera una riduzione del libro, sembra quindi che il libro venga deturpato.
3)trasposizione: questo termine ci sembra dia un pochino di respiro tra l’uno e l’altro, ma di fatto si operano dei cambiamenti, delle sottrazioni, delle aggiunte al libro in favore del film.
Francesco Bono[1]in un bella conferenza organizzata presso la Biblioteca Europea ci ha spiegato quanto siano limitanti queste formule perchè il cinema cambia la letteratura e viceversa, i romanzi cambiano i film e il film cambiano i romanzi. Possiamo parlare di relazioni tra libro e film, di un corpo a corpo tra libro e film, o meglio ancora di corpi a corpi che producono l’incontrarsi, lo scontrarsi, il mescolarsi, il trasporre, il trasformarsi reciproco.
In generale comunque dobbiamo ricordarci che da un libro ci aspettiamo parole e da un film ci aspettiamo immagini.

[1] Professore di Cinema, Fotografia e Televisione presso l’Università di Perugia

Informazioni su Letizia Piredda 178 Articoli
Letizia Piredda ha studiato e vive a Roma, dove si è laureata in Filosofia. Da diversi anni frequenta corsi monografici di analisi di film e corsi di critica cinematografica. In parallelo ha iniziato a scrivere di cinema su Blog amatoriali.
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